Marco Anneo Lucano, nipote del filosofo Seneca, nacque a Cordova e visse a Roma, alla corte di Nerone. Caduto in disgrazia, prese parte alla congiura dei Pisoni in seguito alla quale si tolse la vita a 26 anni nel 65 dC.
Compose un poema epico rimasto incompiuto sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo, il Bellum civile o Pharsalia, dal nome della battaglia che diede la vittoria a Cesare.
L'opera continuò ad essere letta per tutta la tarda antichità e nel Medioevo, specialmente nelle scuole, come attestano i numerosi manoscritti.
Dante ebbe per Lucano una particolare ammirazione, fino a collocarlo nel “canone” degli spiriti magni dopo Omero, Orazio e Ovidio (Inferno IV, 94 e segg.)